Un lavoro di memoria è rivolto alle scuole secondarie di II grado dell'Emilia-Romagna. Possono partecipare sia le classi che gli studenti, singolarmente o in gruppi.
Per partecipare basta realizzare un filmato usando un telefonino, una macchina fotografica o una videocamera. Per poter essere pubblicati sul sito, i filmati devono avere la forma dell'intervista, avere come protagonisti persone nate prima del 1950 e avere come argomento il lavoro. Alcune interviste, tratti da Memoro Ð banca dati della memoria, sono pubblicati sul sito come esempio.
Una volta realizzato il video, occorre registrarsi sul sito e, dopo essersi registrati, caricare il proprio file. Una volta registrato, ciascuno ha a disposizione una pagina personale dalla quale può aggiungere, modificare o cancellare i propri contenuti.
I "racconti" caricati dai partecipanti saranno visionati di giorno in giorno dalla redazione, pubblicati e visualizzati da tutti.
I partecipanti possono scegliere come "testimoni" tutte le persone nate prima del 1950 che abbiano voglia di raccontare il proprio lavoro. Si può scegliere di dare un tema alle interviste - per esempio gli artigiani, gli imprenditori, le cooperative, il lavoro delle donne - di intervistare persone con un'esperienza lavorativa coerente con il proprio percorso formativo o di approfondire le professioni tipiche del proprio territorio. Gli approcci al tema possono essere i più diversi e lasciamo ai partecipanti la libertà di condividere qualsiasi contributo che ritengano interessante.
Alla conclusione del progetto, previsto nel prossimo anno scolastico 2013/2014, le classi e gli studenti più attivi e giudicati migliori dalla community che si creerà sul sito riceveranno un premio e il riconoscimento di migliori "cercatori di memoria" delle scuole dell'Emilia-Romagna.

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Primo Maggio

Al via "Un lavoro di memoria", un progetto per le scuole superiori dell'Emilia-Romagna
L'assessore regionale Patrizio Bianchi: "Dobbiamo attivare un dialogo tra generazioni sul valore e il senso del lavoro. In questi anni molti hanno creduto che si potesse crescere, produrre ricchezza senza lavoro, convinzione che ha determinato questa crisi globale e stravolto gli stessi valori della nostra vita collettiva.... >>